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CHABROL, EUTELSAT: LIVE DI EVENTI SPORTIVI E CONCERTI FATTORE CHIAVE PER PROMUOVERE L’ULTRA HD

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chabrlL’intervista a Michel Chabrol, Direttore Digital Cinema, 3D ed Ultra HD Eutelsat.

L’Ultra HD è la nuova rivoluzione del mondo broadcasting. Cosa rappresenta per i consumatori?

Michel Chabrol: Se considerate che gli studios Majors di Hollywood stanno utilizzando il 4K (4096 pixel x 2160 linee) su larga scala, inclusi i blockbuster, è chiaro che comporta enormi vantaggi! In ambito televisivo, dopo lo storico passaggio dalla  SD all’HD, è l’Ultra HD l’altra rivoluzione, che andrà di pari passo con l’arrivo sul mercato dei maxi schermi. L’Ultra HD comporta una maggiore risoluzione, ma anche più colori, un progressive scanning, un maggiore frame rate e infine un audio dinamico e immersivo. La combinazione di tutte queste novità porterà un’esperienza di visione straordinaria e coinvolgente.

Cosa comprende l’Ultra HD?

MC: L’ ITU (International Telecommunication Union) ha definito due formati con parametri significativi, ma il modo più semplice di distinguerli è basato sulla risoluzione e sul miglioramento rispetto all’HD (1920 pixel x 1080 linee = 2.1 Mpixel per frame):

  • UHD TV1, conosciuto anche come “TV 4K”, con 8.3 Mpixel per frame (3840 pixels x 2160 linee)
  • UHD TV2, (“TV 8k”, Super Hi-Vision della NHK Japan), con 33.2 Mpixel per frame (7380 pixel x 4320 linee)

L’UHD TV1 può essere considerato “lo standard di domani”, mentre l’UHD TV2 è un po’ più in là: per “dopodomani”, diciamo. Per l’ UHD TV1, gli esperti propongono un frame rate di 50/60  frames al secondo in una prima fase e più frames in una successiva (100/120 fps…), ciò unito ad una maggiore gamma di colori (Segnalazione BT 2020 dall’ITU). La resa migliore per l’Ultra HD è sui maxi schermi, ad esempio 50/55 pollici, anche se questi televisori per il momento non si trovano molto di frequente nelle case! Comunque, dal momento che molti produttori di televisori offrono apparecchi televisivi più snelli e leggeri, gli utenti che passano da un 32 pollici CRT a uno da 40/42 pollici LCD o LED, possono oggi installare uno schermo da 55 o 65 pollici anche in piccoli spazi. Se l’HD raggiunge il suo limite intorno ai 55 pollici, l’Ultra HD è più che benvenuto in questo formato!

Quale sarà il ruolo del satellite per l’Ultra HD?

MC: I satelliti hanno avuto un ruolo chiave, diversi anni fa, nell’avvento dell’HD, e lo stesso accade oggi, con l’Ultra HD. Eutelsat ha lanciato il suo primo canale dimostrativo in Ultra HD nel Gennaio del 2013, sul satellite 10° Est e a Maggio 2014 abbiamo lanciato su HOT BIRD un canale in HEVC, ossia High Efficiency Video Coding , 50 fotogrammi al secondo e 10-bit di intensità di colore, che può essere direttamente decodificato da alcuni dei nuovi televisori. Ciò dimostra sicuramente che il satellite è pronto per portare l’Ultra HD nelle case, ma noi vogliamo sostenere anche i primi utilizzatori, soprattutto gli operatori pay-tv.
L’affermazione dell’Ultra HD è facilitato dall’arrivo dello standard di encoding MPEG-4, più efficiente dell’ MPEG-2 e l’Ultra HD beneficerà enormemente dall’arrivo dell’ HEVC.

Come saranno i primi canali commerciali in Ultra HD? C’è spazio per il Video on Demand (VoD)?

MC: I primi canali commerciali via satellite saranno i tematici della rosa delle pay-TV: film, documentari e lifestyle. Le dirette di grandi concerti ed eventi sportivi saranno un fattore chiave per promuovere l’Ultra HD. Presto si potrà ricevere l’Ultra HD a casa anche via VoD e Push VoD.

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