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CONNECTED ECONOMY – IL SATELLITE PROTAGONISTA

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Enzo_ArganteNel mondo, oggi è connesso l’1 per cento degli oggetti: 15 miliardi sono connessi stabilmente e interagiscono di fatto tra loro. Occasionalmente sono molti, ma molti di più: è stato calcolato che siano poco meno di 50 miliardi.

Numeri sbalorditivi che sono poca cosa se si guarda in prospettiva, e neanche tanto lontana: nel 2016 saranno 30 miliardi in permanenza e più di 200 miliardi gli oggetti collegati tra loro saltuariamente. Considerata la rapidità con cui si evolve la tecnologia, i costi che si abbassano costantemente e la diffusione anche in aree considerate depresse, è probabile che questa cifra sia accredita per difetto.

CONNECTED ECONOMY - Si tracciano così i contorni di quella che si chiama Connected Economy e che – secondo McKinsey Global Institute – genererà nei prossimi 10 anni un giro d’affari dai 14 mila a 33 mila miliardi di dollari l’anno. Un’economia ridefinita nelle regole economico – culturali – sociali e scandita dai nuovi linguaggi al confine tra reale e virtuale. Serviranno ad avere padronanza dei ‘dialoghi’ protagonisti della connected economy.

TECNOLOGIE MOBILI – Le città più avanzate saranno proprio quelle che:

• faranno uso intelligente della rete e dei dati
• evolvono la modalità di erogazione dei servizi e relazione con i cittadini
• organizzano nuove modalità di lavoro, di assistenza, di controllo
• gestiscono in maniera intelligente il traffico e il trasporto pubblico
• razionalizzano l’uso multifunzionale delle risorse immobiliari

Vediamo, per esempio, quello che succederà nella mobilità. Le tecnologie disponibili, attraverso la rete globale, avranno una capacità di elaborazione
Dei dati di tutti e di tutto quello che si muove. La connettività consentirà di creare un “dialogo” tra mezzi e mezzi, tra mezzi e utente, tra utente e utente, tra mezzi e infrastruttura; tra mezzi e la rete. Questo si tradurrà in un controllo remoto dei dati e quindi: meno incidenti e consumi; mezzi che si trasformano in luogo di istruzione, lavoro, divertimento. Di fatto lo spazio personale si muoverà con l’individuo con tutto quello che ne consegue. Anche dal punto di vista del consumo energetico e dell’impatto ambientale.

Si afferma l’equazione: + reti + dati.
Che è uguale a: + lavoro + Impresa + sostenibilità.

CULTURA DIGITALE - Il prodotto ambito non cambia, cambiano i fattori nel nome dell’innovazione per la sostenibilità. Le tecnologie portano una radicale trasformazione della tipologia dei servizi e dei modelli socio-economici-culturali.
Bisogna che questa nuova cultura si affermi a tutti i livelli perché maturi la piena consapevolezza dell’esistenza di questa “ricchezza”. Nella politica, nell’amministrazione della cosa pubblica, nelle accademie, nei media.
A cominciare dalla scuola, il luogo principe di passaggio dalla società analogica alla digitale, di affermazione dei nuovi stili di pensiero, vita, consumo, lavoro.

IL SATELLITE - Dobbiamo impadronirci delle tecnologie strumento di condivisione della conoscenza. Enfatizzare la relazione fra società digitale, sviluppo sostenibile, lavoro e impresa. Per farlo dobbiamo essere in rete, sempre.
Il satellite è protagonista di questo processo.
La capacità di connessione che garantisce, abbattendo i limiti fisici del territorio, integrando e potenziando le reti esistenti, è uno strumento fondamentale della connected economy.
Più rete, sempre, per tutto e per tutti. Più lavoro e più impresa.

Enzo Argante

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