Creatività ad 8 milioni di pixel
Non solo fruizione, però. Il salto nel futuro coinvolge anche la produzione dei contenuti dove c’è un certo fermento. Dbw Communication, che in Vaticano ha fornito uomini e mezzi per le riprese live in Ultra HD, ha in cantiere una serie di iniziative dal sapore innovativo. Iniziamo dal 27 aprile.
Stefano Rebechi, Amministratore Delegato Dbw Communication - “Oltre a dei backstage, abbiamo realizzato dei time lapse di tutta la cerimonia, a partire dalle 5 del mattino, sia in 4K che in 3D/HD. Quindi delle immagini temporizzate, cioè delle velocizzazioni come quelle che spesso di vedono al cinema, con il sole che sorge, il Papa che arriva, la piazza che si riempie e che poi si svuota completamente”. “Assieme ad Eutelsat stiamo lavorando ad un progetto per la trasmissione di immagini live via satellite dal drone. Il sistema, basato sull’impiego di un SNG, aprirà le porte a nuove forme di video giornalismo sfruttando la potenza del drone che sale a 150 mt e anche oltre e che riesce a scavalcare ogni ostacolo fisico permettendo ai reporter di continuare a seguire la scena dell’avvenimento nonostante impedimenti”.
Cosa serve per l’avvio di trasmissioni live 4K via satellite?
Giuliano Berretta, Presidente DBW Communication - “La questione centrale per le trasmissioni live 4K riguarda la compressione dei dati. Manca ancora un sistema di codifica universalmente riconosciuto, gli encoder e i decoder domestici. è chiaro che il satellite è l’unico strumento capace di garantire la quantità di banda necessaria” “Durante gli eventi, la massa di dati da manipolare è estremamente elevata. Ci sono molte telecamere in parallelo e ognuna tratta una quantità di informazioni quattro volte superiore all’HD”. “Inoltre, soprattutto per gli eventi sportivi, c’è da affrontare la velocità del pallone, della pallina da tennis ecc. Il pubblico chiederà una sempre maggiore fluidità dell’immagine. Perciò la televisione del futuro andrà a 50 e forse anche a 100 frames per secondo”.