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euteLSAt e teRRItORIO: LA PAROLA A MIcHeLe MezzA

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Michele Mezza - Eutelsat e TerritorioPotenza, disponibilità e fluidità di connessione stanno alla base del processo di trasformazione delle relazioni che sta avvenendo: social network e smartphone sono il fenomeno più evidente. ce ne parla il direttore della community mediasenzamediatori.org

Alla base di questo caleidoscopio di innovazioni c’è la domanda di autonomia dell’individuo. Tre sono le sue categorie: onniscienza, ubiquità e autoproduzione. Stiamo assistendo al passaggio dalla funzione di comunicazione da uno a tanti alla funzione di relazione in browsing, cioè ognuno di noi si collega e comunica con una sua community attraverso linguaggi audiovisivi evoluti. Il collante della partita è l’elemento connettivo: la potenza, la disponibilità e la fluidità della connettività diventano il fattore abilitante del processo di trasformazione antropologica del sistema di relazione individuale.

NEWS – Molti mass media si avvicinano pericolosamente a quella soglia sotto la quale non c’è più economia di scala. L’informazione si manifesta sempre meno come attività di un singolo marchio e sempre più come attività relazionale di cui la redazione è uno dei nodi. Il primato indiscutibile del giornalista come unico disvelatore della notizia è contestato da un’attività informativa che ognuno ha in rete. Però il giornalista è in grado di attestarsi su un livello diverso diventando selettore, riorganizzatore e reimpaginatore del brusio che c’è in rete. Questo, da un lato, significa avere nella cassetta degli attrezzi i sistemi di selezione automatica dei contenuti in rete e, dall’altro, una connettività sempre più leggera, diffusa e mobile che permette in qualsiasi momento di essere un punto di passaggio obbligato nel circuito delle news

TV CONNESSA – La digitalizzazione della tv è a monte. A valle, il processo viene trainato dall’ultimo anello della catena che è il device. La connected tv sta trascinando le imprese editoriali televisive su un nuovo mercato che è il mercato della connettività e della rete dove i contenuti di flusso prevalgono sui palinsesti rigidi.

PIANO REGOLATORE DELLA COMUNICAZIONE – Con i sistemi in rete si riorganizza il territorio: welfare, mobilità, formazione, urbanistica. Per cui la connettività pervasiva sul territorio come servizio universale diventa l’elemento fondamentale perché abbassa i costi e accorcia le distanze tra amministratore e utente. E’ così che il telefonino e il tablet si trasformano in uno snodo dove ognuno interviene con suggerimenti, richieste e domande. L’obiettivo finale è il piano regolatore della comunicazione territoriale: l’ente locale diviene ordinatore delle nuove risorse di comunicazione, come la connettività, il data base, il copyright, gli accessi e il coinvolgimento nei servizi più avanzati.

SMART CITIES – Non si tratta di effetti speciali in un una città ma di un progetto di città che procede permanentemente lungo una linea di innovazione coinvolgendo i cittadini nell’organizzazione, progettazione e soluzione dei problemi locali. Per farlo bisogna che gli enti locali abbiano una strategia di governo delle risorse digitali. Esattamente come 40 anni fa si riorganizzava il territorio a partire dai piani regolatori in termini urbanistici, oggi bisogna disegnare i quartieri delle città a partire dagli indici di connettività.

SOLUZIONI DALLO SPAZIO – L’dea del servizio universale della connettività porta direttamente al satellite. Come abbiamo visto sul fronte della tv, il satellite è la forma che al momento consente la distribuzione in maniera più egualitaria, più immediata e più governabile da parte di un ente territoriale. Invece, tutte le altre forme implicano maggiori costi e maggiore impatto ambientale. Il satellite è il vero partner delle nuove amministrazioni territoriali e delle nuove imprese editoriali che si organizzano in base ai fattori della connettività e dell’accessibilità.

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