E’ proprio il caso di dirlo: fervono i preparativi per la ‘Notte dei Satelliti’ in programma ormai tra poche ore presso il Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel. A simboleggiare il clima di attesa l’arrivo le statuette ‘Gea’ che a breve saranno consegnate nelle mani dei 14 canali vincitori. Con piacere siamo riusciti a prendere un ‘SatCafé’con Vanessa O’Connor, Director of Corporate Communications di Eutestat, per precisare il significato dell’evento:
Siamo alla 17esima edizione degli Eutelsat TV Awards: qual è per Eutelsat il valore di quest’evento?
Il satellite ha creato una televisione che non esisteva. All’inizio degli anni ’90 la TV generalista è stata affiancata dai canali tematici, dedicati cioè ad uno specifico argomento come lo sport, le news, la musica e via elencando, rivolti a pubblici specifici. Con questo premio Eutelsat ha voluto dare evidenza al fenomeno, un’innovazione epocale per contenuti e forma. Tuttora il premio rappresenta per Eutelsat un momento di importanza significativa perché i canali tematici si sono imposti come modello di intrattenimento domestico e perché non smettono di offrirci novità, emozioni, creatività.
Perché avete scelto Roma come location?
Roma è un palcoscenico diverso da Venezia, ma è ugualmente magico come sa esserlo tutta l’Italia. Abbiamo scelto Roma perché è la città del cinema ed anche della televisione italiana. Con questa scelta abbiamo perciò voluto rendere un ideale omaggio all’industria dell’audiovisivo grazie alla quale non esisterebbero gli Eutelsat TV Awards.
Anno dopo anno, cosa ti emoziona ancora?
Come ho detto prima, i canali tematici sono sempre generosi nell’offrire cose nuove da vedere. È ammirevole constatare la loro capacità di sorprendere, di alimentare un mezzo di comunicazione che in molti definiscono vecchio. Naturalmente sbagliando. E poi, benché io non salga sul palco, quando le luci si spengono e comincia la premiazione, mi emoziono come se si trattasse della prima volta.
Qualche sogno per il futuro degli Eutelsat TV Awards?
Più che un sogno formulo un auspicio, ovvero che il nostro evento si consolidi con autorevolezza come un punto di riferimento per il mercato televisivo mondiale, aspirazione di tutti i canali tematici e delle persone che vi lavorano.
Eppure gli Eutelsat TV Awards hanno sempre di più una dimensione internazionale…
È la conseguenza dello sviluppo globale di Eutelsat. Nasciamo europei, nel tempo abbiamo allargato la nostra attività nei Paesi del Nord Africa, del Medio Oriente e del Far East. Quest’anno per la prima volta si sono candidati canali dall’America Latina in seguito alla nostra acquisizione dell’operatore messicano Satmex, adesso Eutelsat Americas. La dimensione intercontinentale è una condizione essenziale per chi, come Eutelsat, vuole essere un player globale. Con l’ingresso nel continente americano il futuro è tracciato: il nostro premio deve essere perciò lo specchio di questa strategia.
Qual è il ruolo della TV satellitare nella TV del futuro?
Nella serata di Roma vedremo due demo di produzioni della Rai in 4K, una delle quali, il documentario “Roma, Napoli, Venezia… in un crescendo rossiniano”, è co-prodotto in collaborazione con Eutelsat. Il 4K è la nuova frontiera tecnologica della TV digitale. Semplicemente, le immagini in 4K sono sbalorditive per bellezza e spettacolarità. Per facilitare l’introduzione sul mercato di questa nuova tecnologia nell’arco dei prossimi due anni Eutelsat ha creato un apposito canale, denominato 4K1. Questo nuovo canale dimostra che lo standard 4K ha lasciato i laboratori di ricerca e, soprattutto, che Eutelsat è già pronta a trasmetterlo offrendo ai broadcaster uno stimolo per investire sempre di più sulla qualità dell’offerta sfruttando la tecnologia d’avanguardia.
Questa sera a Roma ci sarà una grande show per la premiazione: che titolo daresti ad una news sulla serata?
Television shines in the night of satellites!