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Canonizzazione: test di trasmissione in corso in Vaticano

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photo5Giornata di test di trasmissione in Vaticano, dove in queste ore il compound broadcast ha preso definitivamente forma con l’arrivo dei 4 mezzi satellitari di Globecast nel piazzale davanti l’Aula Paolo VI (FOTO). Poco distante, in Piazza San Pietro, e sul Braccio di Carlo Magno, sono dispiegate le numerose telecamere per le riprese della storica cerimonia di domani. A 36 mila chilometri dalla terra, invece, si trovano i nove satelliti mobilitati da Eutelsat per consentire la copertura globale in HD e 3D da parte di centinaia di emittenti televisive e di sale cinematografiche di tutto il mondo aderenti al circuito DSAT cinema con il supporto di Nexo Digital (l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa).

Ecco la lista dettagliata dei satelliti messi a disposizione da Eutelsat.

Un impegno satellitare davvero senza precedenti per un evento di portata planetaria, annunciato da Eutelsat lo scorso 31 marzo (Leggi il Comunicato Stampa ufficiale) durante la conferenza stampa organizzata dal Centro Televisivo Vaticano (FOTO)

Per il nostro AD, Renato Farina sarà una pagina storica per il Vaticano e per Eutelsat, che in quest’evento esprimerà la sua nuova dimensione globale mettendo a disposizione 9 dei suoi satelliti.

Dell’eccezionale dispiegamento di satelliti ha parlato anche mons. Dario Edoardo Viganò, direttore del Centro Televisivo Vaticano, sottolineando la portata storica e planetaria dell’evento, che grazie all’investimento della flotta Eutelsat potrà essere seguito in tutto il mondo.

I satelliti rappresentano un tassello fondamentale e imprescindibile per la strategia di comunicazione del Vaticano. Lo ha affermato Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana.

FedericoLombardi “Noi ne abbiamo sperimentato l’importanza con la Radio Vaticana perché con i satelliti siamo stati in grado di superare le grandi distanze ed essere ritrasmessi con alta qualità da tante altre emittenti, cosa che prima era impossibile. E i satelliti hanno permesso le famose Mondovisioni. Quindi la comunità che una volta era limitata, anche se numerosa, a Piazza S. Pietro, è diventata la comunità mondiale in cui tutti partecipano sentendosi presenti. Lo stesso fatto che la benedizione Urbi et Orbi si dice abbia valore anche per chi la riceve tramite la radio e la televisione, significa proprio che la Chiesa riconosce che si tratta veramente di una comunità presente, anche tramite le comunicazioni e in particolare quella satellitare”.

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