L’Europa colma il digital divide con la creazione di un satellite a banda larga per i Paesi Baltici, permettendo così a tutti i 28 stati membri dell’Unione Europea di poter usufruire dei vantaggi che la banda larga offre per lo studio, il lavoro e l’accesso alle informazioni.
La “banda larga per tutti” è diventata una realtà – si legge nel comunicato- con il lancio del satellite a banda larga per i paesi Baltici, ora che Estonia, Lettonia e Lituania sono stati aggiunti alla rete di provider per gli stati membri. Grazie alla capacità della banda larga satellitare di offrire velocità di download fino a 20Mbps e velocità di upload fino a 6Mbps i cittadini dell’unione europea di tutti gli stati membri ancora bloccati nel digital divide possono ora entrare a pieno titolo nella community online per studiare, commerciare, accedere alle informazioni e ai contenuti video di alta qualità. “La disponibilità della banda larga via satellite in tutti gli stati dell’Unione Europea è un passo fondamentale per creare un “Continente Connesso”, ha commentato Neelie Kroes, Vice Presidente e Commissario UE per l’Agenda Digitale. L’Agenda Digitale per l’Europa (DAE) è un’iniziativa chiave di Europa 2020 che chiede la disponibilità di Internet a banda larga per tutta l’Unione Europea entro la fine del 2013.
Neelie Kroes ha tenuto un discorso al Parlamento Europeo al momento del lancio del nuovo sito web www.broadbandforall.eu creato da ESOA (l’Associazione degli Operatori Satellitari Europei) con l’appoggio della Commissione Europea, per facilitare l’accesso ai servizi di rete a banda larga satellitare per i cittadini comunitari. All’evento, intitolato “Broadband for all – Towards 100% coverage” e organizzato dal membro del Parlamento Europeo Lambert Van Nistelrooij, i partecipanti hanno potuto visionare questo nuovo strumento online (con finalità non commerciali), che offre informazioni pratiche ai cittadini per trovare un provider in grado di offrire loro connettività a banda larga, indipendentemente dalla loro ubicazione.
“Gli ingenti investimenti privati nel settore satellitare per lo sviluppo di tecnologie e servizi permettono ai cittadini di avere un reale accesso alla banda larga in qualunque area si trovino, consentendo a tutti i cittadini Europei di essere realmente interconnessi” ha affermato Michel de Rosen, Presidente di Esoa e presidente e ceo di Eutelsat. “I servizi broadband e broadcast satellitari, a differenza dell’infrastruttura terrestre, possono raggiungere istantaneamente anche le comunità più isolate e consentire grandi volumi di traffico dati e video ad abitazioni delle aree urbane e suburbane in cui i servizi terrestri sono inadeguati”, ha aggiunto de Rosen.
Lambert Van Nistelrooij (Epp) ha concluso: “Colmare il digital divide e rendere oggi la banda larga ad alta velocità disponibile ovunque in Europa, senza dover aspettare che lenti progetti di infrastrutture terrestri vengano portati a termine, ha il potenziale di creare posti di lavoro e di migliorare la vita economica delle zone periferiche ed isolate d’Europa”.
Neelie Kroes ha discusso con rappresentanti dell’industria, membri del Parlamento Europeo e decisori politici che cosa sia necessario fare affinché a ogni cittadino sia assicurato il giusto supporto, sia a livello locale sia regionale, per avere accesso alla banda larga satellitare. L’ultima generazione di satelliti “High Throughput“ ha rivoluzionato la fornitura di servizi a banda larga ad alta velocità, migliorando la trasmissione dati e il numero di clienti che possono essere raggiunti, riducendo allo stesso tempo in modo significativo i costi per gli utenti finali.
La tecnologia satellitare è già stata riconosciuta e inclusa nei piani nazionali di supporto alla banda larga in Irlanda, Galles, Francia, Germania, Spagna, Italia e Cipro così come in molte altre regioni. La più recente generazione di satelliti sta giocando un ruolo determinante nel garantire la comunicazione a servizi di emergenza e pubbliche amministrazioni in caso di disastro. Ad esempio, la banda larga via satellite è stata rapidamente impiegata per la connettività di rete di ospedali, servizi di emergenza e protezione civile a seguito del terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna nel 2012.