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EDIFICI DIGITALI, NUOVE TECNOLOGIE DALLO SPAZIO

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skyLo ‘Smart Building’ è destinato a diventare un elemento tipico del paesaggio delle nostre città. Dallo spazio, sull’intero territorio nazionale, arriva anche la Tv interattiva che, attraverso una vasta gamma di servizi nel campo del Digital Entertainment, alimenta la dieta multimediale degli utenti e li proietta in una nuova dimensione. Per farlo serve ripensare gli ambienti domestici con opportune soluzioni tecnologiche. Nulla di complesso, ci pensa Sky Ready, un percorso di partnership rivolto a tutti gli operatori del settore edile per promuovere la realizzazione di condomini dotati di sistemi evoluti di distribuzione dei segnali digitali.

In foto, il Team Real Estate Industry di Sky – da sinistra a destra: Gianluca Campanale (Area Sud), Mauro Valfredi (Project Manager), Paolo Repetto (Area Nord), Fabio Vannoni (Area Centro)


VALFREDIMauro Valfredi, Project Manager Service & Delivery Sky

Avete intrapreso un dialogo con il mondo dell’edilizia. Perché?

“Gli incontri effettuati con l’Associazione Nazionale Costruttori Edili e l’esperienza quotidiana ’sul campo’ hanno evidenziato l’assoluta esigenza del comparto di abbattere le barriere fisiche e progettuali che ostacolano la diffusione del digitale nelle case italiane e l’esigenza di avere una filiera delle competenze, completa e cooperante, necessaria per la costruzione di edifici autenticamente ‘Smart’ “.

Qual è il valore di Sky Ready?

“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un’ impressionante evoluzione nel mondo del Digital Entertainment. Noi di Sky cerchiamo di cogliere ogni sviluppo tecnologico come un’opportunità e pensiamo che anche chi si occupa di progettazione debba comprendere l’importanza di realizzare appartamenti, edifici e Città intelligenti”.

In cosa consiste il progetto?

“Si tratta di un percorso di partnership rivolto a costruttori, progettisti, ditte installatrici e a tutti gli operatori del settore edile per creare un rapporto di collaborazione e per promuovere la realizzazione di condomini dotati di sistemi evoluti di distribuzione dei segnali digitali”.

Che tipo di ambiente domestico disegnate?

“Abitazioni dove la tecnologia diventa amica, utile e di facile utilizzo, dove la TV Satellitare, il segnale Digitale Terrestre e i servizi Broadband possano essere integrati su un’unica piattaforma personalizzabile e interattiva come il ricevitore MySky. Ecco che le abitazioni digitalizzate e connesse diventano singoli componenti di una vera Smart City”.

I vostri interventi si concentrano soprattutto sui nuovi edifici oppure anche su quelli già esistenti?

“Dall’esperienza di questi anni, ci siamo accorti che meno del 20% delle nuove strutture residenziali ha in dotazione un impianto per la ricezione della Tv satellitare conforme all’utilizzo di decoder di ultima generazione e che meno del 5% gli operatori del settore adotta soluzioni in fibra ottica, che migliora notevolmente la qualità del segnale e facilita la posa anche in edifici già esistenti”.

Quanto conta la figura dell’installatore?

“L’installatore svolge un ruolo centrale, da più di 20 anni lavoro nell’ambito impiantistico radiotelevisivo e da sempre credo nella professionalità dei tecnici del settore, è per questo che ci stiamo impegnando per fare entrare queste competenze, già presenti nella nostra rete, nel mondo delle costruzioni edili”.

Quali sono stati i risultati raggiunti fino ad ora?

“Per fare tutto questo abbiamo aperto un canale diretto, attraverso Funzionari specializzati che operano sul territorio offrendo consulenza sul campo e una casella di posta elettronica, progetto.costruttori@service.skytv.it, per richiedere un contatto o informazioni tecniche specifiche. Siamo solo all’inizio ma procediamo già con un ritmo nell’ordine di migliaia di appartamenti cablati Sky Ready all’anno, ma l’obiettivo finale è quello di arrivare alle decine di migliaia all’anno”.

Quale sarà l’identità di Sky Ready in futuro?

“Vogliamo diventare un punto di riferimento per gli imprenditori più evoluti e attenti alla qualità del prodotto e che, nonostante la crisi del settore, hanno consentito all’industria delle costruzioni di consegnare circa 58.000 nuove abitazioni nel 2013″.

In chiusura ci racconti un aneddoto che ti è capitato ’sul campo’?

“Un episodio significativo, che spiega l’esigenza del mercato, è quello capitato con un importante gruppo immobiliare di Roma, dotato di particolare sensibilità per evoluzione tecnologica e impegnato in una realizzazione edile di ‘qualità’ da circa 1000 appartamenti. Quando siamo entrati in contatto con il responsabile tecnico le sue parole sono state: ‘Finalmente vi ho trovato. E’ da quando sono iniziati i lavori che cercavo un supporto competente per la progettazione degli impianti!’”.

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